La Fondazione Residenza Amica Onlus, fondata nel 1998, dispone di un ampio parco di circa 25.000 mq, articolato in due zone divise, fra nord e sud, dal viale che collega l'ingresso principale di via M. D'Azeglio con l'ingresso secondario di via della Conciliazione. Quest'area verde non è un giardino isolato semplicemente posto a cornice di una struttura di servizi socio-assistenziali qual è Residenza Amica, bensì, sia per la posizione che per le dimensioni, una risorsa ambientale e del paesaggio in grado di caratterizzare l'intero comparto.
Per risolvere problematiche legate alla gestione delle alberature, per rafforzare la qualità del polmone verde e, allo stesso tempo, favorire un maggior utilizzo da parte degli ospiti della Residenza (ma, anche, di diverse e maggiori categorie di utenti), è stato redatto un articolato progetto di riqualificazione.
Il problema. Il blocco più significativo di alberi è concentrato in formazioni boscate derivanti dalle passati attività vivaistiche presenti prima della costruzione del centro residenziale sanitario, tra il 1988 e il 1990 (ancora oggi alcune aree esterne sono caratterizzate da tali attività). A causa dell'interruzione delle normali operazioni di gestione del vivaio (diradamento, selezione, ecc....), si sono verificate, tra le piante, condizioni di competizione per quanto riguarda lo spazio, la penetrazione della luce e l'approvvigionamento di acqua e nutrienti. Ciò ha fatto sì che questi popolamenti si trovino, a maturità, in condizioni di eccessiva densità e soffrano sotto il profilo della stabilità ecologica e meccanica, con eccessiva semplificazione strutturale e compositiva, blocco della dinamica evolutiva, bassa efficienza funzionale e precarie condizioni fitosanitarie. Nel caso specifico il sesto di impianto molto fitto ha determinato lo sviluppo di piante molto filate, con cime codominanti facili a rotture, vegetanti solo nella parte esterna.