Domenica 12 e lunedì 13 giugno 2011 i cittadini italiani sono chiamati al voto per esprimersi su quattro referendum popolari per l'abrogazione di disposizioni di leggi statali.
Il referendum abrogativo è disciplinato dall'art. 75 della nostra Costituzione.
Si ricorre a questo tipo di referendum per deliberare l'abrogazione parziale o totale di una legge quando lo richiedano cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei Deputati.
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, il cosiddetto quorum, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Non è ammesso il referendum su leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Le denominazioni sintetiche, formulate dall'Ufficio centrale per il referendum costituito presso la Corte Suprema di Cassazione, in relazione a ciascuno dei quattro quesiti referendari dichiarati ammissibili, sono:
Referendum popolare n. 1 (scheda di colore rosso) - Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione. Il quesito prevede l'abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati;
Referendum popolare n. 2 (scheda di colore giallo) - Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norme. Il quesito propone l'abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.
Referendum popolare n. 3 (scheda di colore grigio) - Abrogazione dei commi 1 e 8 dell'articolo 5 del DL 31 maggio 2011, n. 34, convertito con modificazione dalle legge 26 maggio 2011, n. 75. Abrogazione parziale di norme. Il quesito propone l'abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.
Referendum popolare n. 4 (scheda di colore verde chiaro) - Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale. Il quesito propone l'abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Il voto "SI", tracciato sulla scheda, indica la volontà di abrogare la normativa richiamata dal quesito referendario.
Il voto "NO", tracciato sulla scheda, indica la volontà di mantenere la vigente normativa richiamata dal quesito referendario.
QUANDO E DOVE SI VOTA
Le operazioni di voto si svolgeranno domenica 12 giugno 2011, dalle ore 8:00 alle ore 22:00 e lunedì 13 giugno 2011, dalle ore 7:00 alle ore 15:00.
Gli elettori dovranno votare nel proprio Comune di residenza, nella sezione elettorale indicata sulla tessera elettorale.
Per poter esercitare il diritto di voto è necessario esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale a carattere permanente.
Chi l'avesse smarrita potrà chiederne il duplicato all'ufficio elettorale comunale che, a tal fine, sarà aperto da martedì 7 giugno a sabato 11 giugno con orario continuato dalle ore 9 alle ore 19, mentre domenica 12 e lunedì 13 giugno, giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto.
VOTO ASSISTITO
Gli elettori che soffrono di una menomazione fisica tale da impedire loro di votare autonomamente (ad esempio i ciechi, gli amputati di entrambe le mani, ecc.) possono farsi assistere in cabina da un altro elettore.
Per usufruire di questo diritto è sufficiente presentare al presidente del seggio un certificato rilasciato da un medico dirigente dell'Asl o, per i non vedenti, il libretto nominativo rilasciato dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), oppure richiedere all'Ufficio Elettorale l'apposizione di un timbro speciale sulla tessera elettorale, presentando la carta di identità o altro documento di riconoscimento (patente, passaporto, ecc.), la tessera elettorale rilasciata dal Comune e un certificato medico che attesti l'invalidità fisica permanente.
Gli elettori non vedenti, per essere ammessi al voto assistito, è sufficiente che esibiscano il libretto nominativo rilasciato dall'Inps.
La tessera con il timbro del Comune esonera l'elettore dall'esibire al presidente di seggio il certificato medico in tutte le elezioni.
SERVIZIO PUBBLICO DI ACCOMPAGNAMENTO
Per qualunque elettore che si trovi impossibilitato a raggiungere autonomamente per difficoltà motorie la sezione elettorale sede di votazione, è stato istituito un servizio pubblico di accompagnamento.
Il servizio è prenotabile telefonicamente contattando direttamente l'Ufficio Elettorale comunale al numero 0362 358215.
Per ulteriori informazioni visita il sito del Ministero dell'Interno