La città di
Giussano ricorda Giuseppe Cazzaniga: lunedì 27 gennaio alle ore 11, in
occasione del Giorno della Memoria, l’Amministrazione Comunale poserà la terza
pietra d’inciampo lungo il viale della Memoria, inaugurato lo scorso 25 aprile
presso il Municipio.
Il Comune di
Giussano aderisce infatti al Comitato provinciale che promuove la posa di
simboliche mattonelle (stolpersteine,
realizzate dall’artista tedesco Gunter Deming) in occasione del Giorno della
Memoria: il momento istituzionale previsto per la mattinata del 27 gennaio
vedrà la presenza delle autorità civili, militari e religiose, oltre che degli
alunni delle scuole del territorio che potranno così guidati alla conservazione
della memoria della collettività.
Giuseppe
Cazzaniga nacque il 2 gennaio 1918 a Giussano da Giovanni e Adelaide Brambilla.
Frequentava la classe quinta elementare e lavorava come sarto. All'atto
dell'arruolamento risiedeva con la famiglia in via Alberto da Giussano n° 16.
Soldato di leva della classe 1918, il 23 aprile 1938 fu lasciato in congedo
illimitato. Richiamato alle armi, il 3 aprile 1939 giunse presso l'Ufficio
Autonomo di Commissariato delle Truppe delle isole italiane dell'Egeo e fu aggregato
al Deposito Misto Truppe R. E. dell'Egeo di Barletta. Fu nominato Caporale e
partì per l'isola di Rodi il 5 settembre 1939. Fu posto di stanza al Magazzino
Principale di Casermaggio Militare. Venne catturato dai tedeschi a Rodi dopo
l'8 settembre 1943 e internato nel Campo Raccolta n° 2. Fu deportato con altri
4.045 commilitoni, stipati nella carretta del mare «Oria», confiscata dai
nazisti: la nave s’imbattè in una tempesta e colò a picco davanti a Capo
Sounio, non lontano da Atene; non si salvò quasi nessuno; ben pochi corpi
vennero recuperati. I suoi resti giacciono ancora in fondo al mare. Fu
dichiarato disperso l'11 febbraio 1944; il Verbale di Irreperibilità è
rilasciato dal Distretto Militare di Monza il 26 aprile 1947.
La pietra
d’inciampo in memoria di Giuseppe Cazzaniga andrà ad affiancarsi a quelle già
posate in memoria di Aurelio Bellotti e Giuseppe Fumagalli. L’Amministrazione
Comunale ha infatti scelto di posizionare tutte le Pietre d’inciampo davanti al
viale di ingresso del Municipio in quanto, a seguito delle modifiche
urbanistiche avvenute dal Dopoguerra, sarebbe oggi complicato ricostruire
l’esatto posizionamento delle abitazioni dei deportati. Verrà così ricordata e
illustrata la tragedia che coinvolte gli IMI (Internati Militari Italiani), soldati
italiani catturati e deportati dopo la proclamazione dell’armistizio avvenuta
l’8 settembre 1945. Dodici di loro, giussanesi, persero la vita a seguito della
prigionia.
“Le pietre d’inciampo aiutano a tenere viva
la memoria ed a ricordare che la
Seconda Guerra Mondiale vide tragicamente coinvolta anche la nostra città – afferma il Sindaco Marco Citterio – Il viale della Memoria, che guarda verso
il Municipio, ci sprona quotidianamente a comprendere il valore della
democrazia e a fare memoria delle persone che persero la vita durante i
conflitti che sconvolsero il secolo passato”.
“Anche quest’anno
coinvolgiamo le scuole primarie e secondarie nel momento ufficiale della posa
della pietra d’inciampo – aggiunge Sara Citterio,
assessore con delega alla Cultura –
Le storie di Giuseppe Cazzaniga, Aurelio Bellotti e Giuseppe Fumagalli sono una
guida per comprendere la storia locale e per mostrare come la tragicità di un
conflitto mondiale abbia strappato giovani vite anche a chi viveva nella nostra
città. Vite, e storie, di cui vogliamo tenere viva la memoria”.
Giussano, 22 Gennaio
2025