“Tempo sospeso”, quante volte abbiamo sentito questa espressione per definire il lockdown causato dal Covid?
Espressione accettata e adottata dalla maggior parte di noi, a partire dai media.
“Tempo sospeso”: due parole che hanno una forza comunicativa che definisce con efficace sintesi la condizione che abbiamo vissuto ed in parte stiamo ancora vivendo. Ma è davvero così? È stato davvero così? Davvero il tempo si è fermato? Cosa è stato sospeso?
Il centro culturale Gaudì sente quest'anno il bisogno di affrontare questa tematica attraverso una rassegna fatta di incontri con diversi testimoni e linguaggi: non intendiamo sostenere una tesi, ma condividere e comprendere cosa ci è accaduto e ci sta accadendo. Si tratta di un percorso per capire cosa abbiamo sospeso e cosa invece abbiamo tenuto in vita, cosa si è illuminato nel lungo buio della pandemia.
Forse nella sospensione del “tempo del fare” si è attivato, anche se drammaticamente, un anelito maggiore nel cercare lampi di bellezza obbedendo alla natura di un cuore che non smette di battere, di amare, di cercare, di capire.
L'accesso è libero se in possesso di GREEN PASS e mascherina
La sala verrà aperta 30 minuti prima degli incontri per evitare assembramenti e verranno seguite le norme vigenti anti Covid